La direzione del Liceo cantonale di Bellinzona
in collaborazione con la Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities,
con la Scuola di cantonale di Commercio,
e con l’Associazione Italiana di Cultura Classica,
Delegazione della Svizzera Italiana,
ha il piacere di invitarla alla conferenza della professoressa
Claudia Lambrugo
(Università degli Studi di Milano)
LUNEDÌ 25 MARZO 2019 - ORE 18:00
LICEO DI BELLINZONA
AULA MULTIMEDIALE
CORPO, MOVIMENTO, SPAZIO:
SPERIMENTAZIONI NELLA STATUARIA GRECA DI ETÀ CLASSICA
L’arte greca è anzitutto techne, ossia capacità dell’artigiano di domare la materia, che sia legno, bronzo, pietra, marmo o altro ancora, e plasmarla per ottenerne un oggetto, una figura animale o umana. L’artigiano è dunque un technites che non crea seguendo un impulso personale, ma si forma faticosamente in bottega, inserendosi in una tradizione produttiva (al cui sviluppo può certamente contribuire con la sua maestria e il suo particolare ingegno), tradizione produttiva che però risponde anzitutto alle esigenze e alla sensibilità della comunità committente dell’oggetto artistico. È in questo quadro in cui materia prima, tecnica, know how e sensibilità culturale dello specifico momento storico svolgono un ruolo fondamentale, che dobbiamo inserire lo sviluppo dell’arte greca nei secoli per comprenderne le costanti ricerche volte dapprima alla resa della figura umana, quindi del movimento, infine del movimento nello spazio.
CLAUDIA LAMBRUGO
Claudia Lambrugo si è laureata in Lettere Classiche con tesi di argomento archeologico presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1996; specializzata in Archeologia Classica nel 2001 presso l’Università degli Studi di Milano; ha quindi conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 2005 presso l’Ateneo pavese. Dal 2012 è ricercatore in archeologia classica presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna Archeologia e Storia dell’Arte Greca. Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale come professore di II fascia per il settore concorsuale di archeologia nel 2014. Ha partecipato e partecipa a diversi scavi archeologici in Italia Meridionale, Sicilia e Grecia. Ha al proprio attivo più di un centinaio di pubblicazioni tra articoli in riviste scientifiche, contributi in volumi, cataloghi di mostre e atti di convegno. Insieme a Giorgio Bejor e Marina Castoldi, è autrice del fortunato manuale universitario Arte greca. Dal decimo al primo secolo a.C., Milano 2008, riedizione 2013 (Mondadori Università); del saggio Botteghe e artigiani. Marmorari, bronzisti, ceramisti e vetrai nell’antichità classica, Milano 2012 (Mondadori Università); è autrice della monografia Profumi di argilla. Tombe con unguentari corinzi nella necropoli arcaica di Gela, Roma 2013 (L’Erma di Bretschneider); e curatrice di alcuni volumi: L’infanzia e il gioco nel mondo antico. Materiali della Collezione Sambon di Milano, Milano 2012 (Edizioni ET); Il gioco e i giochi tra cultura materiale e immateriale, Bari 2013 (Edipuglia); I materiali della Collezione Archeologica “Giulio Sambon” di Milano. Tra alea e agòn: giochi di abilità e di azzardo, Sesto Fiorentino 2015 (All’Insegna del Giglio); Una favola breve. Archeologia e antropologia per la storia dell’infanzia, Sesto Fiorentino 2019 (All’Insegna del Giglio).
Immagine: Particolare del discobolo di Mirone, copia in marmo dall’originale in bronzo del 450 a.C. ca., Roma, Museo Nazionale Romano.
Con il contributo finanziario del Cantone Ticino
derivante dal Sussidio federale per la promozione della cultura italiana.