INVITO ALLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME
IMMAGINI DI GELA. LE NECROPOLI E IL PROFILO CULTURALE DELLA POLIS TARDO-ARCAICA. I MATERIALI DELLA COLLEZIONE E DEL PREDIO LAURICELLA
di ALESSANDRO PACE
(Università degli Studi di Milano / Università di Friburgo)
Interviene, con l’autore, Marina Castoldi (Università degli Studi di Milano)
Giovedì 21 novembre 2019 - ore 18:30
Facoltà di Teologia di Lugano (Via G. Buffi 13) / Aula Multiuso
Solitamente gli oggetti di una collezione archeologica hanno perso parte del loro potenziale esegetico perché estrapolati dal loro contesto; non è questo il caso della collezione Lauricella. Per una serie di fortunate vicende, i materiali che la compongono possono contribuire a ricostruire il profilo socio-culturale di Gela in età tardo-arcaica. La collezione Lauricella viene qui per la prima volta presentata in maniera integrale, ma il presente lavoro è anche una riedizione critica e aggiornata dei preziosi dati lasciati da Paolo Orsi, a ormai più di un secolo dalla loro pubblicazione, riguardanti le campagne di scavo eseguite nel predio Lauricella, lo stesso terreno da cui provenivano i materiali costituenti la raccolta archeologica. Il predio Lauricella era collocato nel vallone S. Ippolito, un’ampia fenditura sul versante settentrionale della collina di Gela, vero e proprio trait-d'union dal punto di vista topografico e cronologico tra la necropoli arcaica "del Borgo" e quella classica di Capo Soprano. L’analisi del sepolcreto tardo-arcaico, seguendo le ultime prospettive dell’archeologia funeraria, offre la fortunata possibilità di evidenziare la dialettica sociale interna alla comunità geloa, in un momento cruciale per la città e la Sicilia tutta, ma per il quale abbiamo pochissime notizie dalle fonti. Si tratta dunque di un progetto di ricostruzione storica basato in primo luogo sui dati archeologici, nell’ambito del quale è stato dedicato ampio spazio all’analisi dell'imagerie dei vasi attici; questi hanno accompagnato molti Geloi nel loro ultimo viaggio, esprimendone paure, ansie e aspirazioni.
Marina Castoldi è docente di Archeologia della Magna Grecia all’Università degli Studi di Milano; ha scavato all’Incoronata (Metaponto), a Gortina (Creta) e ha diretto il progetto di ricognizioni nel Metapontino, tra Pisticci e Ferrandina (Mt), "Oltre la chora". È direttrice dello scavo archeologico di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, Bari). I suoi campi di ricerca, documentati da oltre 150 pubblicazioni in Italia e all’estero, riguardano l’archeologia greca e italica e la bronzistica greca e romana con particolari interessi nei confronti dell’artigianato (piccola plastica, recipienti, arredi, tecnologie), della ceramica figurata, della coroplastica architettonica. È particolarmente impegnata anche nella divulgazione scientifica. È autore, con Giorgio Bejor e Claudia Lambrugo, dei manuali Arte greca. Dal decimo al primo secolo a.C., Milano 2013 e Botteghe e artigiani, Milano 2012 (Mondadori Università). Dall’a.a. 2015/2016 è anche professore Topografia antica.
Alessandro Pace ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Milano nel 2016; presso lo stesso Ateneo è stato successivamente titolare di un assegno di ricerca. Attualmente fa parte del team dell’ERC Advanced Grant Locus Ludi: The Cultural Fabric of Play and Games in Classical Antiquity, guidato dalla professoressa Véronique Dasen, presso l’Università di Friburgo. Ha partecipato a numerose campagne di scavo, in Italia e all'estero, nell'ambito delle attività di ricerca organizzate dall'Università degli Studi di Milano; in particolare dal 2005 collabora con la professoressa Marina Castoldi, nell'ambito del progetto Oltre la chora, e dal 2009 è impegnato nello scavo dell’abitato peuceta di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, BA). Ha al proprio attivo numerosi articoli editi su riviste scientifiche nazionali e internazionali, contributi in volumi miscellanei, cataloghi di mostre e atti di convegno. I principali campi di ricerca riguardano l'analisi delle dinamiche culturali del mondo greco d'Occidente e il rapporto con il mondo indigeno; si è occupato anche di ceramica attica, con particolare interesse per le questioni riguardanti attribuzione, iconografia e valore sociale delle immagini.
Le nostre manifestazioni per l'anno 2019 sono sostenute dalla Repubblica e Cantone Ticino / Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana.
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