Liceo cantonale di Bellinzona INVITO alla conferenza di Marina Montesano STRIX (STREGA)
Se c'è una cosa che gli studi recenti sulla caccia alle streghe hanno assicurato, è che tutte le teorie della mono-causalità devono essere escluse. Tanti fattori sono stati individuati e studiati: il cambiamento climatico avvenuto intorno al 1600 e le sue conseguenze socio-economiche (Wolfgang Behringer, Witchcraft Persecutions in Bavaria: Popular Magic, Religious Zealotry and Reason of State in Early Modern Europe, Cambridge, 1997); il dibattito scientifico che ha inquadrato molti dei fenomeni legati alla stregoneria (Stuart Clark, Thinking with demons, Oxford, 1997); le condizioni sociali nelle comunità di villaggio e come spesso il modello della spinta dall’alto verso il basso (la costruzione colta della stregoneria) debba essere affiancata da quella dal basso verso l’alto: in che modo, cioè, le comunità di villaggio invocavano le persecuzioni antistregoniche (Robin Briggs, Witches and Neighbors: The Social and Cultural Context of European Witchcraft, Oxford, 2002.) Senza dimenticare l’apporto dei gender studies, non soltanto rivolti all’analisi della condizione femminile, ma anche a comprendere come mai in certe aree d’Europa (sebbene minoritarie) la caccia alle streghe sia stata piuttosto una caccia agli stregoni. Tutti questi e numerosi altri approcci si sono dimostrati molto utili per comprendere la caccia alle streghe, ma solo come tessere di un puzzle. Un settore ancora in divenire, per esempio, è quello relativo alla circolazione di idee culturali sulla stregoneria tra persone e ambienti diversi. In particolare, il tema del rapporto fra la strega della cultura classica e quella che emerge alla fine del Medioevo è stato poco preso in considerazione, nonostante la lettura delle fonti riveli una forte dipendenza. Si tende infatti tradizionalmente a considerare il Rinascimento come un’epoca di luce, nella quale la riscoperta filologica del mondo classico ha rappresentato un progresso, e dunque risulta difficile porla in relazione con la nascita della caccia alle streghe. Scopo della conferenza è dunque indagare questa occorrenza poco nota della storia culturale europea. MARINA MONTESANO è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Messina. Dottore di ricerca all’Università di Firenze, è stata borsista del Centre d'études supérieurs de civilisation médiévale di Poitiers, della Brown University di Providence, RI, dell’Accademia della Crusca, di Villa I Tatti (Fondazione Berenson – Harvard University). Ha conseguito il premio Lila Wallace Reader's Digest Publications Subsidy erogato dalla Wallace Foundation. Oltre a partecipare regolarmente a convegni scientifici nazionali e internazionali, ha svolto cicli di conferenze presso gli Istituti italiani di cultura al Cairo (in occasione della Fiera internazionale del libro 2007), Amburgo (2013), Rio de Janeiro (2013), Buenos Aires (2013), Istanbul (2015) e presso la Pontificia Università Cattolica di Lima (2010). È membro della Association pour le développement de l'histoire culturelle e parte del Comitato scientifico della International Society For Cultural History. Fra le pubblicazioni recenti: Caccia alle streghe, Roma, Salerno, 2012; Marco Polo, Roma, Salerno, 2014; (con Franco Cardini) «Arte gradita agli déi immortali». La magia fra mondo antico e Rinascimento, Torino, Yume, 2015; Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy, London, Palgrave/MacMillan, 2018.
Le nostre manifestazioni per l'anno 2019 sono sostenute dalla Repubblica e Cantone Ticino /
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