Biblioteca cantonale di Locarno

Associazione Italiana di Cultura Classica - Delegazione della Svizzera Italiana

 

La Fama in Virgilio, in Ovidio

e nella tradizione classica

 

Lezione pubblica del Professor
 
PHILIP HARDIE
(Università di Cambridge)

 

Mercoledì 12 ottobre 2011, ore 20.15
Biblioteca Cantonale di Locarno
Via Cappuccini 12 - 6600 Locarno

 

 

 

Molto prima di giungere al desolante gossip dei giornali scandalistici moderni, la diceria ha dato lo spunto per passi notevoli della letteratura latina, a cominciare da Virgilio. Nel quarto libro dell'Eneide, non appena Didone ed Enea hanno consumato il loro amore in una grotta, la mostruosa Fama, personificazione della Diceria, si manifesta in modo appariscente ed inizia a raccontare in maniera distorta la relazione amorosa. Dotata di innumerevoli occhi, lingue ed orecchie, Fama incarna il potere che ha la parola umana di propagarsi e plasmare una versione della realtà. Paradossalmente, questa irrefrenabile ed irresponsabile figura femminile di pettegolezzo e diceria rappresenta il doppione negativo della voce maschile del poeta epico che rivendica una piena conoscenza del racconto e fama imperitura per i propri eroi. La conferenza (in italiano) propone un'analisi dell'ambivalenza e del potere di Fama in alcune delle creature derivate dalla Fama virgiliana. Fra i testi fondamentali per la tradizione occidentale, il dodicesimo libro delle Metamorfosi di Ovidio propone la prima grande risposta a Virgilio, con la descrizione della dimora di Fama. La rassegna non si limiterà ai testi antichi, ma proporrà anche estratti dalla casa della Fama di Geoffrey Chaucer (che elabora i temi virgiliani e ovidiani nel contesto di una visione onirica tardomedievale), per arrivare fino ai poemi epici neolatini di Girolamo Vida sulla vita di Cristo e di John Milton sulla Congiura delle Polveri di Guy Fawkes (i quali tentano di appropriarsi di Fama inserendola in un contesto di teologia cristiana del termine). Infine verrà dato spazio all'iconografia, con un'analisi delle immagini più significative di Fama.

 

 

Philip Hardie è uno dei più affermati latinisti in campo internazionale. Già Corpus Christi Professor di lingua e letteratura latina all'Università di Oxford e Visiting Professor all'Università di Stanford, attualmente è Senior Research Fellow al Trinity College di Cambridge e professore onorario di latino all'Università di Cambridge, nonché membro della British Academy. Le ricerche di Philip Hardie si concentrano principalmente sulla poesia latina di età repubblicana e del primo impero ed in particolare sull'epica augustea (soprattutto virgiliana e ovidiana), ma il suo campo di indagine si estende fino alla ricezione di temi classici nella letteratura rinascimentale, in particolare quella inglese.
Philip Hardie è autore, curatore ed editore di numerosissime pubblicazioni, fra le quali spiccano l'importante saggio sulla poetica virgiliana Virgil's Aeneid: Cosmos and Imperium (Clarendon Press 1986); il commento al libro IX dell'Eneide per la collezione Cambridge Greek and Latin Classics (1994); The Epic Successors of Virgil (Roman Literature and its Contexts, Cambridge University Press 1993); Ovid's Poetics of Illusion (Cambridge University Press 2002); Lucretian Receptions. History, The Sublime, Knowledge (Cambridge University Press 2009). Tra le opere in corso di pubblicazione si segnalano un saggio su Fama nella letteratura occidentale (Rumour and Renown. Representations of Fama in Western Literature, Cambridge University Press), un volume sul Rinascimento, nella Oxford History of Classical Reception in English Literature (Oxford University Press) e il commento ai libri XIII-XV delle Metamorfosi di Ovidio, nella collezione Lorenzo Valla di Mondadori.