Associazione Italiana di Cultura Classica
Delegazione della Svizzera Italiana
Invito alla serata sul tema
Parto di 7-8 mesi nell'Antichità
ed echi rinascimentali sulla durata della gravidanza
Relatrice: prof.ssa Concetta Pennuto
(Università di Tours)
Giovedì, 15 settembre 2011, ore 18.30
Ospedale Regionale di Mendrisio Beata Vergine
Via Turconi 23 - Mendrisio
AUDITORIO (Piano -1)
Il Corpus Hippocraticum ci ha trasmesso un testo sulla gravidanza di sette e otto mesi che, insieme a un luogo della Storia degli animali di Aristotele, rappresenta la fonte principale della dottrina medica secondo la quale un bambino nato di otto mesi non sarebbe capace di sopravvivere al parto, mentre invece quello nato di sette potrà essere allevato e diventare adulto. Studi di storia della medicina dell'Antichità hanno mostrato quanto questa idea fosse diffusa non solo a livello medico, ma anche in seno alle società del Mediterraneo. Gli echi medievali e rinascimentali su questa credenza hanno dato luogo ad un proliferare di teorie mediche che cercavano di spiegare il fenomeno sulla base di saperi astrologici, da un lato, fisiologici, dall'altro. Nel Rinascimento, inoltre, l'argomento della mortalità del feto di otto mesi si collega a discussioni e analisi dei tempi della gravidanza che, come insegnava Aristotele, possono toccare gli undici mesi, ma che, come leggiamo in consulti e consigli medici, possono arrivare anche a periodi di diversi anni.
Laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" nel 1998, Concetta Pennuto si è addottorata all'Università di Ginevra nel 2005, ove è stata Maître Assistante. Attualmente è Maître de Conférences presso il Centro di Studi Superiori del Rinascimento (Storia della medicina e latino del Rinascimento) dell'Università di Tours (F). È autrice di contributi inerenti alla storia della medicina italiana del Rinascimento e dell'Età moderna. Tra le numerose pubblicazioni figurano: Simpatia, fantasia e contagio. Il pensiero medico e il pensiero filosofico di Girolamo Fracastoro, prefazione di Enrico Peruzzi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2008 ; Girolamo Fracastoro, De sympathia et antipathia rerum, introduzione, edizione critica, traduzione e commento, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2008. Nel 2004 ha curato l'edizione del primo volume dei Quaderni di Osservazioni del medico e scienziato Antonio Vallisneri (1661-1730) per i tipi di Leo S. Olschki Editore. È autrice di numerosi articoli scientifici, membro di centri di ricerca e società di erudizione, nonché direttrice di masters. Gli interessi di Concetta Pennuto vertono su Marsilio Ficino e Girolamo Fracastoro; le sue ricerche si concentrano soprattutto sull'eredità ippocratica e galenica nel Rinascimento, sulle malattie contagiose, acute e croniche, sul rapporto tra medicina e filosofia, sulle malattie del corpo e dell'anima e sulla medicina delle donne.