La ricchezza è nella letteratura greca di età arcaica e classica un bene, come è da aspettarsi, ambìto e ricercato, che spesso, a cominciare da Solone, diviene oggetto di riflessioni insieme morali e politiche. Si conviene anzi oggi negli studi che le "aristocrazie" arcaiche altro non fossero che élite che si caratterizzavano per l’alto livello economico e uno stile di vita che le differenziava rispetto al demos delle diverse città. L’ultima commedia di Aristofane, il Pluto, è tutta giocata sul tema della ricchezza e della povertà. Ma quando inizia sul piano teorico e filosofico una riflessione “economica” sul ruolo della ricchezza nella società? La lezione si propone di fare luce su alcuni aspetti di questa riflessione tra V e IV secolo a partire dall'Economico di Senofonte, dal logos epitaphios tucidideo (2,34-47) e da uno scritto probabilmente sofistico di grande originalità, l’Anonimo di Giamblico (89 D.-K.), che offrono alcune interessanti idee sui meccanismi di funzionamento dell’economia monetaria e sui vantaggi che vengono alla società nel suo complesso dalla «fiducia» (pistis) e dalla circolazione della ricchezza.
Michele Faraguna è Professore ordinario di Storia greca all'Università degli Studi di Milano. Nelle sue pubblicazioni si è occupato di temi quali la storia politica, istituzionale e amministrativa di Atene, l’economia e la società nel mondo greco, il rapporto tra oralità e scrittura nella società antica, il diritto e le pratiche giuridiche nel mondo greco, la Macedonia dal V secolo all’ellenismo, l’emergere della nozione di cittadinanza. Tra i lavori più recenti Archives, Documents and Legal Practice in the Greek Poleis (2015), Un filosofo al potere? Demetrio Falereo tra democrazia e tirannide (2016), Documenti sul regime fondiario nella Macedonia ellenistica: aspetti politici, giuridici e amministrativi (2018), Alexander and Asia Minor: Conquest and Strategies of Legitimation (2020). Sta per pubblicare un libro su "Le città greche e i loro archivi" che corona un progetto condotto ormai da anni sulle pratiche amministrative e la "memoria pubblica" nelle città greche.
Con il contributo finanziario del Cantone Ticino derivante dal Sussidio federale per la promozione della cultura italiana.
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