Ricostruire le vicende che hanno condotto alcune opere – maggiori e minori – della letteratura greca dai loro autori sino a noi significa non soltanto ripercorrere storie di testi, ma anche – e per certi versi soprattutto – storie di libri. Il libro come oggetto materiale nelle sue varie forme ha avuto un’importanza enorme non soltanto come veicolo di diffusione e come garante della conservazione dei testi, ma anche nelle dinamiche della produzione e della organizzazione dei loro contenuti. L’intervento intende focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti materiali della storia dei testi antichi e sull’importanza che essi rivestono tanto nella ricostruzione della storia testuale quanto nella critica testuale, nella convinzione che non è possibile praticare una buona filologia senza fare i conti con la materialità della produzione, della circolazione e della conservazione dei testi.

 

STEFANO MARTINELLI TEMPESTA è attualmente professore associato di ‘Lingua e letteratura greca’ e docente di ‘Storia e trasmissione dei testi letterari greci’ presso l’Università degli Studi di Milano, ateneo presso il quale si è formato sotto la guida di Alberto Grilli e Luigi Lehnus e dove ha conseguito il dottorato in Filologia classica con una tesi sulla tradizione testuale del De tranquillitate animi di Plutarco. I suoi studi vertono principalmente, oltre che su questioni di critica testuale ed ecdotica, sulla trasmissione di testi greci nei suoi aspetti materiali (paleografici, codicologici) e storico-culturali, con particolare attenzione a Platone e a Plutarco (a cui ha dedicato due monografie: La tradizione manoscritta del Liside di Platone, Firenze, La Nuova Italia, 1997; Studi sulla tradizione testuale del De tranquillitate animi di Plutarco, Firenze, Olsckhi, 2006), nonché a Euripide, Isocrate, Demostene, Aristotele e Quinto Smirneo. Di alcuni di questi autori ha pubblicato o ha in preparazione edizioni critiche (Platone, Plutarco, Isocrate). Dedica le sue ricerche anche allo studio della circolazione a stampa di testi greci fra Quattrocento e Cinquecento, nonché all’edizione critica di traduzioni latine di testi greci nell’Umanesimo e nel Rinascimento (Platone, Isocrate e Plutarco). Altro campo di interesse è costituito dalla trasmissione dei passi greci in autori latini.

 

 

Con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino / Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana.

 

Per informazioni rivolgersi al segretariato della Delegazione della Svizzera Italiana dell'Associazione Italiana di Cultura Classica

 

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