Nel mondo romano gli impianti termali e la loro frequentazione da parte di tutti costituiscono una costante "democratica" che ricorre per tutta l’antichità. Luogo deputato all’igiene e al benessere psico-fisico, dove si potevano anche concludere affari, ammirare opere d’arte o semplicemente ci si rilassava, le terme si trovano in tutte le regioni dell’Impero Romano, dal piccolo impianto termale casalingo (segno comunque di uno status elevato del proprietario) alle grandiose terme imperiali.
L’incontro presenterà un excursus sulla cultura delle terme nel mondo romano, confrontando fonti letterarie e testimonianze archeologiche.
FRANCESCA CECI, laureata e specializzata in Numismatica greca e romana all’Università di Roma "La Sapienza", è archeologa presso i Musei Capitolini. Fa parte della redazione scientifica della rivista "Archeo" ed è membro dell’International Council of Museums (ICOM) e della Società Italiana di Storia delle Religioni. È Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per parte del territorio dell’Etruria Meridionale. Anche quale membro di Archeotuscia di Viterbo porta avanti diversi progetti di divulgazione culturale, di restauro e di sensibilizzazione sul rispetto per il territorio. In questo periodo, inoltre, ha tenuto alcune conferenze on line su invito, tra l’altro, dell’Università di Vienna (cattedra di Archeologia Classica) e dell’Accademia Polacca di Roma. Attualmente fa parte del comitato organizzativo e scientifico del convegno internazionale sul Patrimonio di San Pietro in Tuscia che si terrà a Tarquinia nel prossimo mese di ottobre.
Ha al suo attivo alcuni volumi pubblicati con l’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato, la curatela di alcuni convegni e la stampa di numerosi articoli che spaziano dall’archeologia etrusco-romana al XVIII secolo. Recentemente ha curato la realizzazione e l’edizione degli atti di alcuni convegni incentrati sul Viterbese e dedicati alle dimore cinquecentesche della zona e alla presenza della regina Maria Clementina Sobieska Stuart nella provincia di Viterbo. Nell’ambito della serie “Donne nell’antichità” della casa editrice Antiqua Res ha pubblicato, nel 2020, il volume Didone senza Enea e sta preparando un altro lavoro su Olimpiade, la madre di Alessandro Magno.
Con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino / Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana.
Per informazioni rivolgersi al segretariato della Delegazione della Svizzera Italiana dell'Associazione Italiana di Cultura Classica
Immagine:
Lawerence Alma Tadema, The Baths of Caracalla, 1899, collezione privata (Public domain, via Wikimedia Commons)