SECONDO APPUNTAMENTO DEL CICLO "ITINERA ANTIQUA"
L'Associazione Italiana di Cultura Classica invita alla conferenza IL PELLEGRINAGGIO NEL MONDO CLASSICO
Lugano, Hotel Pestalozzi, Sala Pestalozzi al I piano |
Probabilmente ogni religione del mondo prevede fra le sue pratiche quella del pellegrinaggio ai luoghi sacri, e l'antichità classica non fa eccezione. Quando si parla di pellegrinaggio, tuttavia, di solito si fa implicito riferimento a una consuetudine – quella del pellegrinaggio cristiano – che il mondo antico, in quella forma e con quelle caratteristiche, non conobbe mai. Al pellegrinaggio cristiano si associa infatti l'idea della penitenza, dell'espiazione, della trasformazione che il pellegrinaggio stesso e l'incontro col divino operano nella coscienza individuale; e soprattutto si dà per scontato il valore del viaggio di avvicinamento alla meta – spesso disagevole e pericoloso – come elemento imprescindibile dell'avventura del pellegrino. Il pellegrinaggio cristiano si realizza proprio nell'andare, nella dimensione del progressivo avvicinamento alla meta: una prospettiva sostanzialmente estranea al pellegrinaggio di età classica, per il quale il viaggio è semplicemente un mezzo e non un fine né un ingrediente essenziale dell'esperienza religiosa, perché ciò che conta è il punto d'arrivo. Tenendo bene in mente questa sostanziale differenza, è interessante chiedersi come e perché Greci e Romani si spostassero verso i luoghi sacri, e che cosa vi cercassero. Da un'indagine in tal senso emergono alcune delle innumerevoli sfaccettature dello sconfinato tema del viaggio, che aiutano a comprendere al tempo stesso molti aspetti della religione e molti risvolti della vita pratica del mondo classico.
Anna Ferrari, laureata in archeologia classica presso l'Università degli Studi di Torino, ha lavorato per quasi trent'anni nell'editoria, presso la casa editrice Utet di Torino. Ha inoltre collaborato con le Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di Vercelli per il settore dell'archeologia classica e cristiana e con la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Torino, per incarico della quale ha tenuto corsi di archeologia e storia dell'arte presso le università di Cordoba e San Francisco (Argentina) e di Vitoria e Castelo (Brasile). Si dedica alla divulgazione di temi mitologici, archeologici e storico-artistici con conferenze in Italia e all'estero e con la pubblicazione di numerosi articoli e volumi. Tra i titoli principali: La dea ferita. Un affresco di Tera e le origini di un mito (Torino 1994); La cultura figurativa della Grecia arcaica (Torino 1996); Il tempo e il labirinto. Immagini del mito classico (Torino 1998). È autrice inoltre del grande Dizionario di mitologia greca e latina (Torino 1999), più volte ristampato e uscito anche in due volumi, in edizione speciale, con Repubblica e L'Espresso, del Dizionario dei luoghi letterari immaginari (Torino 2006; Milano 2007), del Dizionario dei luoghi del mito. Geografia reale e immaginario nel mondo classico (Milano 2011); del Dizionario di mitologia (Torino 2015); di Dormire, sognare. Sonno e sogni nella mitologia classica (Savigliano 2021).
Con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino / Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana
Immagine:
Hendrik Goltzius, Cadmo presso l'oracolo di Delfi, illustrazione di una edizione delle Metamorfosi di Ovidio, Mülbracht, 1614
(Public domain: https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Cadmus) / Los Angeles County Museum of Art www.lacma.org).